“Ora ci aspettiamo tempi brevi e certi nell’iter al Senato e soprattutto serve che i decreti attuativi siano veloci perché altrimenti la norma non decolla e serve a poco – osserva il presidente dei Florovivaisti Italiani, Aldo Alberto -. È importante riuscire finalmente ad avere, dopo tanti tentennamenti, un quadro normativo coerente e organico in materia di coltivazione, promozione e commercializzazione, per riordinare e valorizzare un settore che vale oltre 3 miliardi, conta 27 mila aziende e dà lavoro a 100 mila addetti. Bisogna rilanciare la produzione italiana di piante e fiori e proiettarla sempre di più nel futuro”.
E la Liguria è la regione trainante del comparto floricolo, con un giro d'affari di oltre mezzo miliardo, pari a circa il 3% del Pil, 10.000 aziende iscritte agli elenchi camerali, 3.000 datori di lavoro e 7.000 addetti.
“Al florovivaismo italiano occorre una legge come questa che qualifiche il ruolo, caratterizzi i diversi attori della filiera, garantisca certezza di norme e risorse adeguate - aggiunge il presidente di Cia-Agricoltori Italiani, Cristiano Fini - per rinnovare le aziende e renderle pienamente sostenibili, dal punto di vista economico, ambientale e sociale”.
Intanto, sottolineano i presidenti di Florovivaisti Italiani e Cia, “è giusto ringraziare il ministro Francesco Lollobrigida e il sottosegretario Patrizio Giacomo La Pietra per aver riportato al centro dell’attenzione e dell’azione del governo il mondo del florovivaismo”.