Blue Tongue, Cia Savona in azione a difesa degli allevatori

"Cia Savona si sta muovendo con le istituzioni e gli organi di vigilanza per evitare ulteriori costi a carico degli allevatori". E' il messaggio lanciato oggi dalla Confederazione Italiana Agricoltori in merito ai nuovi casi dovuti all’infezione da Blue Tongue,  la febbre catarrale che sta colpendo gli ovicaprini in Liguria e nel savonese (Cairo, Calizzano, Sassello e Stella).

Al centro, infatti, la delicata questione dei farmaci veterinari necessari a contrastare la malattia (difficili da reperire), ma anche le stesse vaccinazioni per proteggere i capi di bestiame e la diffusione del virus. Purtroppo, il nuovo caso sanitario, secondo i primi riscontri e accertamenti clinici, potrebbe estendersi rapidamente. Così dopo l’epidemia di peste suina ecco un’altra “mazzata” per il settore agricolo.

La Blue Tongue è una malattia inferiore a trasmissione vettoriale e si trasmette attraverso gli insetti. Le condizioni climatiche e un aumento delle zanzare hanno provocato un’esplosione della trasmissione dell’infezione.  La malattia  non è pericolosa per l’uomo ma per bovini, ovini e animali d’allevamento: Alisa e le Asl stanno informando gli allevatori e organizza selle sedute di formazione.

Cia Savona sta seguendo con massima attenzione la situazione sanitaria e i suoi sviluppi, in costante contatto con aziende e produttori del territorio.

Intanto, è stata divulgata una delibera regionale che istituisce - attraverso FILSE - un regime di aiuti per la realizzazione di interventi volti alla biosicurezza degli allevamenti suini, al fine di consentire (in taluni casi) la ripresa delle attività.

Di seguito il riepilogo e le disposizioni di Alisa per la Blue Tongue:

– Il blocco condizionato in uscita negli allevamenti ovicaprini e bovini posti nei 20 km di raggio dalla sede dei focolai;
– la movimentazione da vita è subordinata alla visita clinica e al trattamento degli animali con prodotti insetto-repellenti nei 7 giorni precedenti la partenza; test PCR effettuato se richiesto dall’Asl di destinazione;
– la movimentazione degli animali da macello va effettuata con mezzi di trasporto trattati con insetticida; l’invio al macello necessita del nulla osta del Servizio Veterinario competente sullo stabilimento di macellazione; gli animali vanno macellati entro 24 ore dall’arrivo; il trasporto deve avvenire evitando il crepuscolo e le ore serali.
– è possibile effettuare la vaccinazione degli animali su base volontaria, quindi totalmente carico dell’allevatore.